Barcellona, un addio al nubilato per tutti i gusti!
- Alice
- 20 lug 2015
- Tempo di lettura: 7 min
"Ragazze, ora che ci siete entrambe posso dirvi una cosa!" Io e Stefania ci guardiamo in silenzio, con la bocca a perta e terrore negli occhi "Mi sposo!!!" disse mostrandoci con orgoglio l'anello di fidanzamento regalatole da Denny durante il loro viaggio a New York.
Sento ancora riecheggiare quelle parole nelle orecchie.
Così esordì la nostra migliore amica Serena nell'ormai lontano Aprile 2014.
Così cominciò la disperata e "disparata" organizzazione dell'ADDIO AL NUBILATO PERFETTO!
Esatto, ben quasi un anno fa, noi testimoni di nozze, cominciammo a consultarci sul da farsi e a contattare le varie invitate.
Volevamo la perfezione per Serena, volevamo che il suo addio al nubilato fosse per lei (e per noi) indimenticabile!
Per renderlo tale non c'è nulla di meglio che partire per almeno un week end, che sia mare o montagna, isola sperduta o città turistica non importa, BASTA PARTIRE INSIEME!
Certo la conoscenza dei gusti della sposa è fondamentale per rendere il tutto ancora più interessante e gradito, ma a LEI piacerà comunque stare con le sue amiche del cuore.
Nello specifico noi eravam ben 8 ragazze (9 contando la sposa) e dopo svariati milioni di post sul gruppo facebook appositamente creato, abbiamo deciso che la meta perfetta sarebbe stata Barcellona, città sempre in movimento, giovanile ed interessante anche da un punto di vista architettonico.
Il 3 Luglio 2015 finalmente partiamo, felici ed emozionatissime, per la nostra avventura e per una serie di coincidenze Serena capirà la meta solo in fase di atterraggio: sorpresa decisamente ben riuscita!!!
Uscite dall'aereoporto saliamo sull'aereobus (€10.00 andata e ritorno) che ci lascia direttamente in Pl. de Espanya, dove poco distante abbiamo prenotato un appartamento trovato su AirB&B (il metodo che preferisco) che non ha deluso affatto le nostre aspettative.
Dopo aver comprato due bottiglie di spumante scadente per il brindisi pre-preparativi e qualche schifezza dall'indiano sotto casa, SORPRESAAAAAAAAAAAAA!!! Ecco che ognuna di noi tira fuori dalla valigia il proprio vestitino stile anni '50 (tema del matrimonio scelto dagli sposi) fatti arrivare apposta per l'occasione dalla Gran Bretagna (http://www.lindybop.co.uk/).
Serena non se lo aspettava ed era felicissima!

Finalmente pronte!
Usciamo e ci dirigiamo verso la fermata della metropolitana in Pl. de Espanya per poi arrivare in Pl. Catalunya e mangiare all'Hard Rock Cafè!
I barceloneti e i turisti erano tutti piacevolmente sorpresi nell' ammirare nove pazze, vestite come se uscissero direttamente da Grease, in giro per la città.. portando sorrisi ed allegria abbiamo fatto la nostra bella figura! :)

Dopo un bel paninazzo, patatine e cipolle fritte che giravano in tavola come se non ci fosse un domani (che signorine) usciamo dall'Hard Rock Cafè a pancia stracolma (quello che in fondo le signorine volevano!) e ci incamminiamo per La Rambla, fino ad arrivare al porticciolo di Barceloneta.
Erano già le 2.00 di notte e la stanchezza cominciava a pesare, soprattutto per chi di noi aveva lavorato la mattina stessa.

Andiamo alla fermata del pullman n. 0 (zero) che da Mirador de Colom ci avrebbe dovuto portare ad Avinguda de Paral-lel, dove avevamo casa... Peccato che siamo salite sull'autobus che si dirigeva dalla parte opposta. Dopo un'ora di sali e scendi e un giro per la periferia di Barcellona, arriviamo finalmente all'appartamento.
4 Luglio
Alle ore 9.00 parte "Thinking out loud" di Ed Sheeran: la sveglia, piacevole, della sposa.
Ci siamo rotolate un po' nel letto e dopo essersi date i turni per fare la doccia e aver preparato la colazione, alle 11.00 usciamo di casa e andiamo a visitare la Sagrada Familia.(€13.00)
Per chi non lo sapesse la Sagrada Familia fu l'ultimo capolavoro di Antoni Gaudì e divenne la sua più grande fissazione.
Gli fu commissionata da un'associazione di stampo conservatore e quando non ci furono più fondi, Gaudì finanziò l'opera di tasca propria.
Per la sua avversione alle linee rette, diede alle sue torri profili curvilinei rivestendole di un intrico di sculture che sembrano escrescenze naturali di pietra.
Alla sua morte furono completate solo la cripta, i muri dell'abside, un portale ed una torre.

Solite foto di rito (e non) e torniamo verso il centro di Barcellona per poter ammirare Casa Battlò e La Pedrera.
La prima pare sia il frutto di un'allucinazione di Gaudì. La facciata è costellata da piastrelle coloratissime compleatata da balconi e finestre a forma di onda e il tetto irregolare sembra quasi la schiena di un drago. Culmina con una torretta.
In effetti Casa Battlò viene anche chiamata "Casa dels ossos" o "Casa del drac": i balconi sembrano teschi e il tetto rappresenta San Giorgio che vince il drago. (€20.75)

La seconda fu commissionata a Gaudì tra il 1905 e il 1910 da un ricco uomo d'affari. L'artista voleva che la costruzione fosse unica e, sul tetto, gli enormi comignoli simili a cavalieri medievali, ne sono la dimostrazione.
Viene chiamata La Pedrera (cava di pietra) per la sua facciata irregolare in pietra grigia. (€15.00)

Ci fermiamo poi a mangiare su Passeig de Gràcia in un fast food a stampo spagnolo che sia chiama TAPA TAPA (http://www.tapataparestaurant.es/), dove si possono gustare diversi tipi di tapas. A mio parere la qualità non è delle migliori ma va benissimo per spendere poco e per chi non ha molto tempo.

In quei giorni a Barcellona ci saranno stati 40 gradi (forse all'ombra), decidiamo all'unanimità di andare a La Boqueria, il famoso mercato alimentare della città. E' una full immersion in milioni di colori e svariati profumi: con un euro puoi acquistare frullati, granite e bicchieroni di frutta di ogni tipo.
Ovviamente è sempre pieno di turisti e ogni tanto bisogna sgomitare per farsi largo tra i banchi, ma ne vale assolutamente la pena!
Se si viene a barcellona, non si può NON passare di qui.



Avevo prenotato la visita al Parc Guell alle ore 19.30 (si, bisogna prenotare. On line si trova il modulo apposta. http://www.parkguell.cat/). Ovviamente siamo arrivate in ritardo: alle 20.15.
Ho scongiurato ci facessero entrare puntando sulla carta dell'addio al nubilato e ha funzionato.
Alle 20.30 eravamo dentro!
Il parco è davvero bellissimo, coloratissimo e con vista mozzafiato.
Si trova a nord del quartiere Gràcia ed è il luogo dove Gaudì potè cimentarsi nella progettazione dei giardini.
Vide la luce nel 1900 quando il conte Guell acquistò questo terreno ricoperto di alberi e diede a Gaudì l'incarico di creare una città in miniatura con case di prestigio destinate alle ricche famiglie di Barcellona.
In realtà non ebbe successo e nel 1914 il progetto venne abbandonato, ma Gaudì ebbe comunque l'occasione di completare nel suo stile inimitabile alcune case, strade, vialetti, scalinate, una piazza e due padiglioni d'ingresso.
Nel 2004 il parco divenne patrimonio dell'Unesco.

Per la vostra prima volta vi consiglio vivamente una cartina delle linee degli autobus e le loro fermate.
Sebbene la città sia molto ben collegata (e i pullman siano sempre molto puntuali), a volte sembra che si dimentichino le indicazioni.
Capitava che a volte girassimo "a naso" e quindi che, spesso, ci perdessimo!
Avevo cercato accuratamente il ristorante dove poter fare "LA CENA" dell'addio al nubilato, volevo che fosse tutto "perfettamente perfetto".
Avevo scelto un ristorantino sulla spiaggia di San Sebastià con tavolo vista mare.
Ebbene, quando siamo riuscite a trovare la fermata dell'autobus che ci avrebbe portato fino a Barceloneta eravamo già in ritardo di mezz'ora (di nuovo!).
Quando siamo arrivate al porticciolo pensavamo di dover attraversare solo il ponte di legno per arrivare al Word Trade Center ("la vela").... e invece abbiamo camminato per un'altra mezz'ora prima di sederci stremate, accaldate ed affamate!!!
"Aspettate, qui c'è il wifi! Guardiamo quanto manca!"
Altri 23 minuti a piedi...
Ok, niente panico (io stavo sinceramente per perdere le staffe).
"Prendiamo il taxi!"
"Raga, siamo in 9 ce ne vogliono 3!"
Ok.. Ok.. NIENTE PANICO!
In lontananza intravediamo dei risciò, ci avviciniamo ai ragazzi e... ANDATA! Ci portano fino alla vela!!!
Sti PORACCI pedalando, pedalando, ci salvano la vita!!!
Che poi questi risciò sono davvero divertenti! Loro si fanno la sudata, tu stai comodamente seduto dietro, accendono le loro radioline con musica TUNZ TUNZ, guidano ad alta velocità, spericolati fanno le rasette ai passanti e si divertono.
Mi ricordavano un po' Bangkok e i suoi Tuc Tuc.
Dopo essermi scusata del ritardo con la responsabile di sala del ristorante El Gallito finalmente ci sediamo: ordiniamo antipasti "para compartir" e un riso cotto nel pentolone con calamari, gamberi e carciofi.
Tutto super buono!
Le mie amiche all'inizio erano deluse perchè la paella non era tra le pietanze nel menu', ma sono state piacevolmente sorprese.
Abbiamo accompagnato il tutto con una buona sangria e, per non farci mancare nulla, del vino bianco.
Dolce della casa (unica pecca, non hanno la crema catalana!) e caffè.
Pensavamo di dover sborsare un bel cinquantino, invece abbiamo speso solamente 30€ a testa.
Ottima scoperta!
Belle cariche, ma accaldate e stanchissime dalla giornata appena passata, decidiamo di rilassarci sulla spiaggia di fronte al ristorante.
Tra chiacchiere e risate spensierate ci accorgiamo che fossero già le 2.00 di notte passate, chiamiamo il nostro ormai amico Luis per farci venire a prendere con la sua carovana di risciò e ci facciamo accompagnare alla fermata dello 0, questa volta dalla parte giusta!
10 minuti ed eravamo a casa -_-
5 Luglio
Ed Sheeran comincia a cantare alle 8.00.
Tirate tutte giù dal letto, infiliamo il costume, prepariamo le valigie e lasciamo la casa.
Per l'ultimo giorno avevamo programmato un po' di relax sulla spiaggia, così prendiamo nuovamente la metropolitana e scendiamo a Ciutadella/Villa Olimpica.
Sebbene il mare non fosse cosi pulito (è pur sempre non molto distante dal porto), ci siamo tuffate tra la folla..non vedevamo l'ora di farci un bel bagno rinfrescante!!
(Ps: Non stupitevi se vedete donne di tutte le età in topless, fa parte della cultura spagnola. Loro se ne fregano semplicemente dei giudizi degli altri. E in parte fanno bene.)

Verso le 12.00 raccattiamo tutte le nostre cianfrusaglie e ancora umidicce andiamo fino a Pl. Catalunya per prendere la navetta che ci avrebbe riportato all'aereoporto.
Eh si il nostro "tour de force" stava per concludersi.
In molti decidono che per queste occasioni bisogna ubriacarsi, non ricordare nulla, stare male e chi più ne ha più ne metta..
Noi invece abbiamo scelto di approfittare dell'occasione per conoscere un posto nuovo e ammirare le sue bellezze architettoniche ed artistiche, abbiamo scelto di star bene insieme con semplicità e di ricordarci qualcosa i giorni a venire!
C'è chi pensa che le pazze siamo noi! (forse ha ragione!) :D
Comunque, Barcellona è una città che offre tutto ciò che si cerca.
In qualsiasi caso, qualunque cosa decidiate di organizzare per l'addio al celibato/nubilato dei vostri amici, ricordate che la cosa più importante è che lui/lei sia FELICE.
A.
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