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Diario di viaggio Tarifa... colori e cuore Bohemiéne!

  • Alice
  • 14 set 2015
  • Tempo di lettura: 6 min

Sono in Spagna da 3 mesi ormai e finalmente decido di concedermi una vacanza girando per l' Andalusia coi mezzi pubblici.

Prima tappa: Tarifa!

Ore 11.20.

Mi siedo con mezz'ora di anticipo alla fermata del pullman "per non perderlo nel caso dovesse passare prima".

Ansia.

"Speriamo che la fermata sia quella giusta."

Ansia.

Viaggiare da sola mi mette sempre un po' d'ansia;

Posso contare solo su di me, sulle mie scelte, sulla mia organizzazione.

Il mio borsone pesa 5kg (dovevo portare poca roba in effetti), zainetto stile scolaretta delle elementari in gita (o da "gabber" come si preferisce), cappello di paglia stile Sampei, occhiali da sole Rayban.

Comicia così la mia avventura in solitaria.

Ore 12.15.

E poi mi chiedono perchè sono ansiosa!

Passa il pullman, si ferma e mi fa cenno di prendere quello dietro.

Ok, aspetto ancora.

Arriva, apre le porte e mi dice "Esto vas pa Velez, el autobus pa Malaga estava antes de mi!"

...

...

Ok.

Calma.

Chiamo la mia titolare (non ero poi così calma) e mi trova subito una soluzione: mi accompagna Julian, un mio ex colega chiamato "El Turco", con la sua vecchia Seat bianca, tamarrata a dovere e stereo ovviamente apppalla!

Sono le 12.49 e alle 13.30 parte il pullman per Tarifa.

Non ce la farò mai.

Ore 13.27.

inglesi, tedeschi, ragazzini fashion che si credono Justin Bieber, spagnoli annoiati, autista antipatico, caldo e puzza di sudore: sono sul pullman per Tarifa! :)

Let's go!!!!

Ore 16.00.

Arrivo finalmente a Tarifa, scendo dall'autobus e mi accoglie un paesaggio quasi desertico.

Macchine insabbiate e pullmini stile Wolkswagen.

Inutile dirsi: surfisti in ogniddove!

"Allora Dio esiste e questo è il paradiso!!"

Due tipi "tosti" (bonaccioni a dire il vero), fisicati ed abbronzati uscendo dal loro minivan mi salutano con tanto di sorrisino ammiccante.. beh, qui forse si usa così, proviamo! Rispondo al sorriso (serve a poco) e proseguo per la mia strada.

Non so, per un momento mi sento una figa assurda... forse per un secondo! :D

Mi incammino verso l'ostello, case basse e bianche, salite e discese (ed io ho sempre un borsone di 5kg sulle spalle..genius!).

Arrivo sudatissima al "Wake Up in Tarifa". Mi apre la porta un tipo con gli occhi azzurri, la barba e i tatuaggi (Cioè, ma qua sono tutti boni?).

L'ostello è davvero carino, i colori sono tenui: bianco, azzurro, blu, viola. I letti sono decisamente nuovi di zecca. Chiedo da quanto avessero aperto e mi risponde "Solo tres meses!".

All'ingresso accolgono i turisti un mega divano grigio con cuscinoni e quadri alle pareti colorati. Più avanti vi è la reception e sulla destra la cucina, arredata con gusto, ma con una vena retrò.

La grande scala che parte dalla reception porta al piano superiore, ove vi sono collocati bagno e dormitori.

Nella stanza dove alloggio per ora siamo solo io ed un signore irlandese, Andres (gli piace farsi chiamare con il nome spagnolo.).

Mi cambio rapidamente e vado in perlustrazione e dopo un gelato finalmente incontro la spiaggia, quasi per caso.

Chilometri e chilometri di spiaggia bianca e fine, oceano atlantico incazzato e acquiloni... Milioni di acquiloni!

Spaesata ed in cerca di un asciugamano, fermo due ragazzi:

"Perdona, sabes donde puedo comprar una tov..."

Non mi fa finire.

"Si lo sappiamo, cosa ti serve?"

Praticamente qui tutti riconoscono un italiano da come parla. Eppure ormai io me la cavo abbastanza bene con lo spagnolo, anche se ho qualche lacuna grammaticale.

Nada, a quanto pare sono l'unica che non è in grado di scovare un italiano in mezzo agli spagnoli.

Torno a casa e dopo una doccia esco con il mio amico Andres.

Andiamo al Chiringuito Bien Star ( https://www.facebook.com/bienstartarifa ) a Tapeare e sorseggiare una bella birra fresca.

Finchè il sonno non ha preso il sopravvento.

Domani è un nuovo giorno.

Vista dal chiringuito Bien Star

15 Settembre.

Svegliarsi il primo giorno effettivo di vacanza è proprio da sfigati.

Comunque non demordo e dopo un giro per il centro di Tarifa, io ed il mio amico Andres siamo andati a Playa de los Lances (con la sua macchina.).

Lui per fare Kitesurf, io per prendere il sole. Ovviamente.

La spiaggia sembra infinita, la sabbia bianca e fine.

Ma la cosa che più mi ha colpita è sicuramente il SILENZIO.

Mi sdraio sulla sabbia quasi vellutata e... solo il rumore del mare!

Sembrava non ci fosse nessuno attorno.

Io e i miei pensieri (e il mio raffreddore molesto).

FANTASTICO!

Poi apri gli occhi e vedi una distesa di acquiloni colorati volteggiare, come se ballassero.

Non voglio più andare via!

Purtroppo però tutti i sogni finiscono e torniamo verso l'ostello.

Decidiamo di andare a tapeare, ma mentre usciamo incontriamo i proprietari e ci fermiamo con loro al primo locale che troviamo (esattamente di fronte!)

Ho anche scoperto che gli spagnoli, soprattutto i sevigliani, credono che la birra abbia poteri curativi, perciò per alleviare il mio raffreddore cosa c'è di meglio che ubriacarsi con la Cruzcampo??

Una, due, tre... Arrivano altri loro amici di Sevilla.

Quattro, cinque... STOP!

prendo la medicina e vado a dormire "allegra"... in tutti i sensi! :)

Ostelo Wake Up in Tarifa
Playa de Tarifa
Playa de Los Lances
Playa de Los Lances

16 Settembre.

Dopo aver salutato Andres e dopo aver scroccato un passaggio, mi dirigo con un amico dei proprietari verso Playa de Bolonia.

Lui è Fran, ma lo chiamano tutti "el Lobo" (il lupo) e sinceramente non voglio sapere il perchè.

Non mi faccio troppe domande e salgo sulla sua Mini Cooper nuova di zecca.

Purtroppo da metà Settembre, Tarifa non è ben servita dai mezzi pubblici, quindi se non hai la macchina... ti attacchi!

Ci fermiamo a comprare dei CHURROS (dolce fritto tipico spagnolo) e partiamo per Bolonia che dista circa mezz'ora.

L'occhio cade subito sulla collina di sabbia immensa che rende cosi famosa la spiaggia.

Un deserto tra un'oasi verde e il mare.

Per il resto, però, mi ha un po' delusa.

E' addirittura vietato praticare kitesurf, quindi non si possono ammirare gli allegri acquiloni.

La spiaggia è bella ed enorme, ma oltre due chiringuito e la duna di sabbia non c'è nulla.

Nel pomeriggio il mio raffreddore era diventato davvero insopportabile , così Fran mi riaccompagna in ostello dove provo a dormire un po'.

Nel frattempo ho dei nuovi vicino di letto, ITALIANI! :) Sono una ragazza ed un ragazzo che vengono dal Veneto, simpaticissimi. Quando mi sveglio decidiamo di fare un giretto e ci fermiamo a mangiare alla taverna Moby Dick (https://www.facebook.com/TabernaMobyDyck).

E' un posto molto caratteristico, i tavoli sono delle botti di vino, il locale è in legno. I proprietari sono un italiano ed uno spagnolo e la cucina è molto buona.

La specialità a Tarifa e' l'Atun Rojo (tonno rosso) e questo pare sia uno dei posti migliorei dove provarlo!

Tornando ci fermiamo in un locale di fronte all'ostello, l' Aloha, e mi rendo conto che qui c'è un'alta concentrazione di tope e piselli.

In tre mesi non ne ho mai visti tanti!

E sinceramente ora mi sento un po' meno figa! :D

Bolonia
Fiesta en fruente de l' Aloha!

17 Settembre.

Oggi posso dire di non aver fatto altro che... MANGIARE!!!

A partire dalla colazione in un bar, El Central, nel casco antiguo.

Il bar è molto carino, il servizio è pessimo.

Ci siamo seduti e abbiamo aspettato 20 minuti prima che ci venissero a pulire il tavolo e a dare i menu.

Ho ordinato uno yogurt naturale con noci e datteri ed è arrivato un bicchierone talmente grande da non riuscire a finirlo!

Dopodichè siamo andati a rilassarci un po' in spiaggia e finalmente anche io ho fatto il bagno nell'acqua gelida dell'oceano (beh, in realtà sono stata inghiottita da un'onda anomala mentre cercavo invano di fare la pipì!).

Per pranzo abbiamo scelto un localino che si chiama "Tasca La Romanera", apparentemente in stile trattoria italiana, ma la cucina è assolutamente tipica spagnola.

Il "Secreto Iberico" è il prosciutto più buono qui e sono assolutamente da provare le uova con patatine fritte e prosciutto crudo (Huevos rotos con papas y jamon).

Per la sera invece abbiamo optato per il "Asador el Caseròn" ( https://www.facebook.com/pages/Asador-El-Caseron/118062891613219 ) dove ho dato il meglio di me stessa: Gazpacho andaluso, cappasanta con mozzarella, pulpo alla gallega e per finire brownie servito con gelato e panna montata.

CIAONE!

Tutto ottimo e camerieri gentilissimi.

Solo abbiamo aspettato una mezz'oretta prima di sederci poichè il locale era veramente stracolmo!

"Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene!"

Virginia Wolf

Tasca la Romanera

Tarifa è uno di quei posti che ricordo sempre con un velo di malinconia.

Penso spesso a questo suo modo di essere Bohemién, quasi come se fosse rimasta ferma nel tempo, alla sua atmosfera tranquilla, quasi desertica, ma allo stesso tempo piena di giovani con la voglia di divertirsi e fare sport. Al suo essere così isolata, a due passi (bracciate in mare è meglio) dal Marocco, a metà tra l'europa e l'Africa, come se fosse più la che qua! Alla spensieratezza e ai sorrisi che ho incontrato su ogni singolo volto.

Avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.. e a chiunque mi chiede "che posto mi consigli in Andalusia?" la mia risposta è sempre la stessa: TARIFA!


 
 
 

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